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Lo sfratto per  morosità: procedura e fasi

foto statua giustizia - sfratti torino

Negli ultimi anni, l'incidenza degli sfratti per morosità è aumentata in modo importante, riflettendo le difficoltà economiche di molte famiglie. Questa procedura, complessa e regolata da norme precise, mira a tutelare sia il proprietario che l'inquilino, garantendo il rispetto dei diritti di entrambe le parti. Tuttavia, il processo può richiedere molto tempo per essere completato, spesso causando stress e incertezze.

Per questo motivo, è consigliabile avviare il procedimento non appena si verifica la prima morosità, cercando di risolvere la situazione nel più breve tempo possibile. Una gestione tempestiva può ridurre i disagi e le conseguenze negative per entrambe le parti coinvolte.

Fase Iniziale: Sollecito di Pagamento

La prima azione da intraprendere è sollecitare il pagamento degli arretrati con una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno inviata all'inquilino. In questa lettera si richiede all'inquilino di versare le somme dovute. È fondamentale rivolgersi a un avvocato esperto in materia per garantire che la comunicazione sia corretta e conforme alla legge.

Procedura Giuridica: Intimazione di Sfratto

Se la morosità persiste, è fondamentale rivolgersi a un avvocato civilista. Questo professionista si occuperà di notificare un atto di intimazione di sfratto e di presentare una contestuale citazione per la convalida davanti al tribunale competente. Affidarsi a un avvocato civilista esperto assicura che la procedura venga gestita correttamente e in tempi rapidi, garantendo la tutela dei tuoi diritti e il recupero dell'immobile.

I termini di questa citazione sono di almeno 20 giorni dal perfezionamento della notifica, periodo durante il quale l'inquilino ha l'opportunità di risolvere la morosità saldando gli arretrati. Durante questi 20 giorni, l'inquilino può evitare lo sfratto pagando l'importo dovuto, inclusi eventuali interessi e spese legali. Questo periodo è fondamentale poiché offre una chance all'inquilino di sistemare la sua posizione e mantenere l'occupazione dell'immobile.

Udienza in Tribunale e Termine di Grazia

Arrivati davanti al giudice, l'inquilino ha la facoltà di chiedere un "termine di grazia", che il giudice può concedere fino a un massimo di tre mesi.

Durante questo periodo, l'inquilino deve sanare la morosità, ovvero pagare tutti gli arretrati dovuti, comprese le spese legali e gli interessi. Se non riesce a farlo entro il termine stabilito, l'avvocato del proprietario richiederà la convalida dello sfratto. Questo significa che lo sfratto diventerà esecutivo e si procederà con le fasi successive per recuperare l'immobile. Il termine di grazia rappresenta quindi l'ultima possibilità per l'inquilino di evitare lo sfratto e mantenere la locazione.

Opposizione e Convalida dello Sfratto

L'inquilino può opporsi allo sfratto, ad esempio contestando le somme dovute.

Tuttavia, se l'inquilino non si presenta all'udienza o non si oppone, il giudice può convalidare subito lo sfratto ed emettere un atto esecutivo. Questo consente agli ufficiali giudiziari di procedere con l'esecuzione dello sfratto.

L' esecuzione dello Sfratto

L'atto di convalida di sfratto, insieme all'atto di precetto, deve essere notificato all'inquilino, che avrà 10 giorni per lasciare l'immobile. Se entro tale data l'inquilino non se ne va, si deve procedere con una monitoria di sgombero.

In questa fase, l'ufficiale giudiziario comunica la data in cui si recherà sul luogo per eseguire materialmente lo sfratto. Se necessario, sarà assistito dalla forza pubblica per garantire l'ordine. Durante l'intervento, l'ufficiale giudiziario provvederà anche a cambiare la serratura, assicurando così il pieno recupero dell'immobile da parte del proprietario.

Vantaggi di una Procedura Tempestiva

Iniziare la procedura di sfratto il prima possibile è essenziale per limitare il danno economico causato da un inquilino moroso. Ogni ritardo può comportare ulteriori perdite finanziarie per il proprietario, aumentando la durata del mancato pagamento degli affitti.

RIEPILOGO FASI DELLA PROCEDURA DI SFRATTO

Fase cognitiva:

  1. Notifica dell'atto di intimazione di sfratto: L'inquilino viene ufficialmente informato dell'intenzione di sfratto e delle ragioni sottostanti.
  1. Convalida dello sfratto da parte del giudice: Se l'inquilino non risolve la morosità o non si oppone, il giudice convalida lo sfratto, rendendolo esecutivo.

Fase esecutiva:

  1. Notifica del precetto: L'inquilino riceve un ultimatum per lasciare l'immobile entro 10 giorni, pena l'intervento forzato.
  1. Notifica della monitoria di sgombero: L'ufficiale giudiziario comunica la data e l'ora in cui si presenterà per eseguire lo sfratto.
  1. Primo accesso da parte dell'ufficiale giudiziario: L'ufficiale tenta lo sfratto con preavviso, cercando di evitare l'uso della forza.
  1. Secondo accesso (coattivo) da parte dell'ufficiale giudiziario: L'ufficiale procede con l'esecuzione forzata dello sfratto. In caso di resistenza, interviene con l'eventuale supporto della forza pubblica, cambia la serratura e garantisce il recupero dell'immobile.


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