Revoca del mantenimento al figlio che ha un lavoro a tempo determinato - Avvocato Torino
Revoca del Mantenimento al Figlio con Lavoro a Tempo Determinato
Sono sempre più numerose le sentenze che rispondono a un dubbio comune tra i padri che versano l'assegno di mantenimento per i figli maggiorenni entrati nel mondo del lavoro, anche se con contratti a tempo determinato. Molti figli, infatti, svolgono un lavoro continuativo e percepiscono uno stipendio più o meno adeguato, sebbene a tempo determinato. La domanda che molti padri divorziati o separati si pongono è se, in queste circostanze, sia possibile revocare l’assegno di mantenimento fissato con sentenza del Giudice.
Sentenza del 27 aprile 2023 del Tribunale di Campobasso
Il 27 aprile 2023, il Tribunale di Campobasso ha emesso una sentenza riguardante un padre che ha chiesto la revoca dell’assegno di mantenimento per la figlia, occupata presso una ditta di import-export. L'importo dell'assegno era di 400,00 € mensili. Nonostante la figlia avesse dichiarato di aver acceso un mutuo e di trovarsi in difficoltà economiche senza il mantenimento, i giudici hanno ritenuto che il suo lavoro segnasse l’ingresso nel mondo del lavoro, giustificando così la revoca. La magistratura ha stabilito che un figlio maggiorenne non ha diritto a un mantenimento perenne da parte del genitore divorziato. Per questioni simili, è consigliabile rivolgersi a un avvocato divorzista di Torino.
In sede di accordo per la separazione, era stato deciso che il padre avrebbe dovuto provvedere al mantenimento della figlia fino al ventiseiesimo anno d’età. Tuttavia, il tribunale ha ritenuto che la situazione lavorativa della figlia fosse sufficiente per procedere con la revoca dell’assegno, poiché il contratto di lavoro, sebbene a tempo determinato, segnava un ingresso significativo nel mercato del lavoro.
Sentenza del Tribunale di Cosenza del 2 gennaio 2023
Un altro caso significativo è quello di un padre che ha chiesto la revoca dell’assegno di mantenimento per il figlio trentenne, che lavorava a tempo determinato con contratto rinnovato da diversi anni. Nonostante la remunerazione non fosse alta, era comunque coerente con il basso reddito familiare. Due fattori hanno avvalorato la richiesta del padre: l’età del figlio e la convivenza con la fidanzata. La remunerazione del figlio era pari a 400,00 € e nel frattempo si era trasferito in un altro Comune.
Il padre, separato da tempo, era tenuto a versare 800,00 € mensili più il 50% delle spese straordinarie per il figlio. La madre aveva un suo lavoro e il figlio era stato supportato da entrambi i genitori. La giurisprudenza ha considerato che, alla luce dell’età del figlio e della sua capacità di lavoro, non fosse più giustificata la continuazione del mantenimento da parte del padre. Questo tipo di situazioni non sono rare ed è cruciale affidarsi a un professionista del settore per risolverle. In casi simili, rivolgersi a un avvocato esperto in diritto di famiglia a Moncalieri è essenziale.
Considerazioni Generali
La revoca dell’assegno di mantenimento per figli maggiorenni con lavoro a tempo determinato è una questione complessa che richiede una valutazione attenta delle circostanze specifiche. Ogni caso è unico e deve essere considerato nel contesto delle condizioni economiche e personali dei soggetti coinvolti. Le sentenze recenti dimostrano che i tribunali tendono a considerare il lavoro a tempo determinato come un passo significativo verso l’indipendenza economica dei figli, soprattutto quando il lavoro è continuativo e lo stipendio adeguato. Tuttavia, situazioni particolari, come impegni finanziari significativi o condizioni di salute, possono influenzare le decisioni dei giudici.
Conclusione
Per affrontare queste situazioni nel miglior modo possibile, è fondamentale consultare un avvocato specializzato in diritto di famiglia, che può fornire una consulenza personalizzata e guidare attraverso il processo legale.